
INSTALLATION PERFORMANCE
(17/10/2000) di Germana Baldisseri
Foto: Carol Brown
MUSICA - DANZA - VIDEO
Teatro Nazionale - 20, 21, 22 ottobre ore 21
Brancaleone - 20 e 21 ottobre ore 24
Carol Brown - Esther Rolinson Shelf Life
Creazione dell'artista visiva Esther Rolinson
Coreografia e interpretazione: Carol Brown
Coreografia: Carol Brown
Disegno digitale: Eshter Rolinson con Red Eye
Consulente architetto: Stewart Dodd, Satellite Design
Suono: Russell Skoons
Carol Brown si è sempre dedicata alla danza fin da quando era bambina. Nata a Dunedin, in Nuova Zelanda nel 1964, ha compiuto la sua prima formazione con Shona Dunlop, che faceva parte della Central European Company di Gertrude Bodenwieser. Questo stile e atteggiamento di teatro danza continua ad influenzare Carol, anche se ha provato e ricercato diverse pratiche di danza attraverso l'Australia, l'Asia, il Nordamerica e l'Europa.
Dal '97 al '99 Carol è stata artista associata e coreografa residente a The Place Theatre London. Nel 1998 è stata selezionata per il Jerwood Award. Più recentemente le è stato assegnato un fondo per un film BBC2 Dance For Camera.
Esther Rolinson è un'artista visiva di base nella South East Region dal '93, lavorando nel campo della public art, delle installazioni in gallerie d'arte, in tecnologie digitali e lavori sulla luce. Ha un acuto senso del disegno dell'ambiente tridimensionale e della costruzione dell'immagine. Il suo approccio nel creare le sue opere è spesso specifico al posto e cerca di utilizzare le qualità spaziali in ogni luogo. Le tecniche da lei usate includono il disegno di strutture da utilizzare in tandem con luce e proiezione animata, manipolazione di immagine digitale prodotta in un range di materiali e l'uso di sensori e programmazione in relazione alla forma architettonica. Il suoi recenti lavori includono: Behind The Beach-hut (1997), Imagined Journeys (1998), Shelf Life (1999), Light Decks (1999). I suoi progetti attuali includono Folly, un'istallazione mobile basata su una scultura digitale commissionata da Artsway, e A digital Garden, un ambiente architettonico che incorpora l'uso di sorgenti di luce programmati con muri di vetro, co-ordinata da The Gallery of the Future, University of Loughborough.