FaredanzA.it
INSTALLATION PERFORMANCE
Autore: Germana Baldisseri
Nel foyer del teatro si innalza una imponente scaffalatura di materiale trasparente sopra la quale la danzatrice Carol Brown crea la sua coreografia incessantemente in bilico tra movimento e immobilità ...
Foto: Carol Brown
MUSICA - DANZA - VIDEO
Teatro Nazionale - 20, 21, 22 ottobre ore 21
Brancaleone - 20 e 21 ottobre ore 24
La Gran Bretagna contemporanea multiculturale e recettiva delle nuove tendenze, in cui l'apporto delle comunità indo-pakistane, caraibiche ed africane rivitalizza le arti, si svela, in occasione della prima visita ufficiale della Regina Elisabetta a Roma nell'ottobre del 2000, in un viaggio attraverso il mondo delle musiche elettroniche di contaminazione, del Caribbean black jazz, della giovane danza e del night-clubbing: dedicato alla London Underground attraverso i DJ e la Fashion Groove.
Progetto realizzato con The British Council
Carol Brown - Esther Rolinson Shelf Life
Creazione dell'artista visiva Esther Rolinson
Coreografia e interpretazione: Carol Brown
Coreografia: Carol Brown
Disegno digitale: Eshter Rolinson con Red Eye
Consulente architetto: Stewart Dodd, Satellite Design
Suono: Russell Skoons
Nel foyer del teatro si innalza una imponente scaffalatura di materiale trasparente sopra la quale la danzatrice Carol Brown crea la sua coreografia incessantemente in bilico tra movimento e immobilità, tra limite fisico e immagini virtuali. I suoi piedi non toccano mai il pavimento, le sue braccia e le sue gambe creano relazioni con l'ossatura architettonica, fondendosi con le ombre e con le immagini digitali che avvolgono tutto lo spazio.
Il tempo sembra arrestarsi in questo ambiente di suoni e luci crepuscolari: c'è un'atmosfera di serenità in questa isola incantata nel mare del caos quotidiano, in cui gli spettatori possono fermarsi per pochi minuti o per un'ora intera, cercando di fissare l'effimera esperienza di vita reale confusa con la vita virtuale.
Carol Brown si è sempre dedicata alla danza fin da quando era bambina. Nata a Dunedin, in Nuova Zelanda nel 1964, ha compiuto la sua prima formazione con Shona Dunlop, che faceva parte della Central European Company di Gertrude Bodenwieser. Questo stile e atteggiamento di teatro danza continua ad influenzare Carol, anche se ha provato e ricercato diverse pratiche di danza attraverso l'Australia, l'Asia, il Nordamerica e l'Europa.
Come interprete Carol ha lavorato con Russel Maliphant, Charlie Morrissey e Becky Edmunds in Gran Bretagna, e con Bronwyn Judge, Dance=Arts e Dunedin Dance Theatre in Nuova Zelanda.
Nel 1995 Carol completa uno dei primi dottorati in studio coreografico pratico all'Università di Surrey. Continua a tenere dei seminari, ad insegnare e a pubblicare articoli in tutto il mondo combinando questa attività con il lavoro della sua propria compagnia Carol Brown Dances, e con la creazione di coreografie per altre compagnie. Il recenti lavori per teatro di Carol Brown includono like a house on Fire, FLESH.Txt e Ocean Skin, che sono stati portati in varie città d'Europa e in Nuova Zelanda.
Dal '97 al '99 Carol è stata artista associata e coreografa residente a The Place Theatre London. Nel 1998 è stata selezionata per il Jerwood Award. Più recentemente le è stato assegnato un fondo per un film BBC2 Dance For Camera.
Esther Rolinson è un'artista visiva di base nella South East Region dal '93, lavorando nel campo della public art, delle installazioni in gallerie d'arte, in tecnologie digitali e lavori sulla luce. Ha un acuto senso del disegno dell'ambiente tridimensionale e della costruzione dell'immagine. Il suo approccio nel creare le sue opere è spesso specifico al posto e cerca di utilizzare le qualità spaziali in ogni luogo. Le tecniche da lei usate includono il disegno di strutture da utilizzare in tandem con luce e proiezione animata, manipolazione di immagine digitale prodotta in un range di materiali e l'uso di sensori e programmazione in relazione alla forma architettonica. Il suoi recenti lavori includono: Behind The Beach-hut (1997), Imagined Journeys (1998), Shelf Life (1999), Light Decks (1999). I suoi progetti attuali includono Folly, un'istallazione mobile basata su una scultura digitale commissionata da Artsway, e A digital Garden, un ambiente architettonico che incorpora l'uso di sorgenti di luce programmati con muri di vetro, co-ordinata da The Gallery of the Future, University of Loughborough.