JOSEF NADJ: Spettacolo ispirato a Franz Kafka

(10/10/2000) di Germana Baldisseri

Josef Nadj

 

Mauricio Kagel

 

Franz Kafka

 

Les veilleurs

 

 

DANZA

 

Teatro Nazionale - 13 e 14 ottobre ore 21

 

Prima italiana

 

Spettacolo per 12 interpreti ispirato a Franz Kafka

 

COREOGRAFIA: Josef Nadj

 

MUSICA: Varietà di Mauricio Kagel

 

SCENOGRAFIA: Michel Tardif con l?assistenza di Bertrand Terreyre

 

COSTUMI: Bjanka Ursulov

 

COPRODUZIONE: Centre Chorègraphique National d'Orlèans, Thèàtre de la Ville-Paris, Thèàtre Garonne-Tolouse, L'Hippodrome à Scène Nationale de Douai, Theater Der Stadt-Remscheid

Nadj danza l'assurdo

 
Con lui ci immergiamo in un universo onirico e surreale che ci ricorda Kantor, un universo fluttuante, caotico e chagalliano.
Non ci sono personaggi, ma solamente corpi oggettivati ripiegati in posizioni impossibili o pressati in movimenti al limite dell'acrobazia: sono sospesi in aria in posizione orizzontale, si raggomitolano in spazi angusti, camminano su delle tavole che non si appoggiano ad alcuna struttura, cadono all'indietro, sembra che volino, con gambe in aria e testa in giù, danno le vertigini.
E' una sarabanda infernale in cui tutti sono sospinti da una incontrollabile forza interiore che li porta a muoversi in continuazione in un delirio proteiforme: uomini-tavolo, donne-nuvole, esseri piantati nel muro, corpi gettati come cappotti alla rinfusa su un canapè.

Ma dove siamo?

 
In un baraccone da fiera, al cinema muto, ad uno spettacolo burlesco, al teatro delle ombre, in un brutto sogno infantile? Siamo in un sogno, certamente, ma in un sogno kafkiano, ovviamente.

"Josef Nadj, coreografo della memoria europea. non si stanca di ricostruire il suo passato, tanto da trasformare la sua città natale di Kanjiza (in Voivodina, l'enclave ungherese nell'ex Jugoslavia, oggi Serbia ) in una sorta di leggenda vivente. E' là dove tutto ha inizio, là dove egli ritorna ogni estate, là dove i suoi spettacoli nascono per diventare universali." Le Monde

"Figlio di contandini, mostra con eleganza una finta indolenza quasi artistocratica, appassionato, fiammeggiante, con un'aria à la Buster Keaton, sublima il particolare nella leggerezza dell'universale, come faceva Chagall con la sua città natale, o il regista Miklos Jancso con la sua disperata Pousta ungarese." Le Monde

Josef Nadj, artista d?origine ungherese trapiantato in Francia dai primi anni '80, direttore dal '95 del Centre Corègraphique National d'Orleans, con la sua èquipe di danzatori a tutto tondo, rappresenta una delle esperienze più significative sotto il profilo interpretativo e teatrale dalla danza contemporanea d'oltralpe. Debitore alla poetica dell'assurdo di Samuel Beckett, a maestri della letteratura quali Kafka, Bèchner e Borges, a storie e personaggi appartenenti alla tradizione e alla cultura del popolo ungherese, si è affermato dall'88 fino ad oggi in spettacoli ricchi di suggestioni fantastiche fin dai titoli: dal lavoro d?esordio francese Canard Pèkinois a Comedia tempio, L'anatomie du fauve, Les commentaires d'Habacuc, Le vent dans le sac, Petit psaume du matin e Le temps du repli.

In collaborazione con l'Ambasciata di Francia in Italia

Dello stesso autore
Stampa
Tutte le news

Privacy
Nota informativa sulla tutela dei dati personali
Cookie Policy
Informativa estesa sull'utilizzo dei cookie
Pubblicità
La pubblicità su FaredanzA.it
Informazioni
Condizioni di acquisto
Collaborazioni
suggerimenti o proposte
Panservice Deltaeffe Manutenzione a cura di
Fabrizio Paglia