Camminare sulle tracce di antiche civilizzazioni, insinuarsi tra le danze degli aborigeni australiani o tra i ritmi e i rituali delle tribù africane. Penetrare nel loro mondo per scoprire il nostro mondo. Da questa curiosità trae origine Whereabouts Unknown, attraverso cui Jirè Kylièn ci rivela un barlume degli immensi e complessi strati della vita.

 

 

Jirè Kylièn riprende il lavoro originale, assurdo e anticonvenzionale di Paul Lightfoot. Rappresentando una scena d'addio fra due amanti, il coreografo entra nella sfera vulnerabile dell'essere umano, catturando quegli attimi in cui ci sembra di perdere totalmente il controllo sulle emozioni e sulle situazioni.

 

 

 

Un viaggio nel tempo - luce e spazio, portando sulla scena le ambiguità della vita tra rappresentazione e sogno. Ciò che incuriosisce Kylièn è il momento in cui il sogno si intromette nella nostra vita e la vita dentro i nostri sogni, e interpreta questo magico momento attraverso una danza dai movimenti assurdi, taglienti come un rasoio, bizzarri.

"Kylian, con William Forsythe, Mats Ek, e John Neumaier, forma un poker d'assi della migliore coreografia europea d'oggi. Gente che avrà ancora molto da dire nel 2000".

"Bella figura è uno dei più bei pezzi della sua ultima produzione. Un balletto di immagini, di grande movimento, di profonde suggestioni, di sapiente complessità compositiva, sostenuto da una continua ispirazione, dove il mondo in "bianco e nero" che caratterizza l'ultimo periodo di Kylian è illuminato dai bagliori del fuoco che brucia in scena, dal rosso di gonne è panier settecentesche, condito di ironia, di eleganza" Sergio Trombetta, La Stampa

"Negli illuminati vent'anni del suo "regno" , Kylièn l'ha trasformata (Nederlands Dans Theater) nella compagnia più bella e prestigiosa al mondo", come l'hanno definita i francesi all'indomani dell'ultima trionfale tourn?e all'Opera di Parigi." Marinella Guatterini, L'Unità