L'intervista a Claudia De Falchi

(16/01/2006) di Vittorio Giummo

“Il mio esordio assoluto – ricorda la mora ballerina - è stato nel settembre del 1999, quando sono entrata a fare parte del corpo di ballo della seconda edizione di “Ciao Darwin”. Ma il programma che mi ha fatto conoscere al grande pubblico è stato “Sarabanda”. Si trattava di una trasmissione quotidiana e per questo molto pesante dal punto di vista dell’impegno, poiché si registravano in un giorno fino a tre puntate. In ogni modo, quest’esperienza ha contributo a formarmi professionalmente. Inoltre, ho anche incominciato a ricevere le prime lettere e le prime e mail dei miei fan”.

Ora, ecco “L’eredità”.
“Da due anni faccio parte del corpo di ballo. Adesso sono più felice, perché il programma si registra a Roma e non più a Milano, come avvenuto la scorsa stagione. La trasmissione è uno dei punti di forza della Rai”.

Negli anni passati la televisione proponeva più varietà, ora di meno. A tuo avviso esiste la “crisi” del varietà? “Purtroppo adesso c’è spazio solo ai Reality Show, che personalmente non mi piacciono. Si fa questo genere di spettacolo perché ognuno ha un proprio torna conto e così sono inculcati ai telespettatori. Quanta nostalgia per varietà come “Fantastico”! In ogni modo, penso che questo genere di programma non sia morto. Magari il successo ottenuto da “Ballando Sotto le Stelle” può contribuire a rilanciare in televisione varietà con i corpi di ballo”.

Spesso le telecamere si “concentrano” più sulle vostre forme, anziché sui passi di danza. E’ questo che richiede la televisione d’oggi? “Guarda, all’Eredità non succede ciò, perché la regia è curata e poi si tratta sempre di un preserale; ma, ad esempio, a “Ciao Darwin” noi ballerine eravamo, in pratica, svestite. Certo, ammetto che adesso si dà spazio più ai seni ed ai glutei e questo solo per fare più audience”.

Chi apprezza come personaggio tv e perché? “Simona Ventura, perché è vera, ironica, sarcastica a sa ben dominare le situazioni, e Carlo Conti, persona dalla grande umanità. Apprezzo, anche, Enrico Papi”.

Sei protagonista del forum di faredanza.it di un filo diretto costante con i tuoi fans. Che ne pensi? “E’ stata una bell’iniziativa, perché desideravo avere un contatto diretto con chi mi apprezza. E sono tanti, visto che ricevo quotidianamente numerose lettere ed e mail. Ringrazio il portale faredanza.it, vero punto di riferimento per il mondo della danza, che mi ha dato quest’occasione. E’ costruttivo confrontarsi con le tante domande che trovo nel forum, alle quali rispondo con immenso piacere”.

Domanda scontata, ma d’obbligo: il futuro di Claudia De Falchi che strada professionale prenderà? “Forse non più quella della ballerina, anche perché questo lavoro non si può fare per tanto tempo: credo che a 30 anni una ballerina televisiva sia già vecchia. Sto iniziando a specializzarmi in altre situazioni lavorative. Mi piace, ad esempio, condurre programmi d’intrattenimento ma anche d’informazione, visto che sono molta attratta dal mondo giornalistico. Vediamo ciò che maturerà nel corso di questo nuovo anno”.

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