I ritratti romani danzati di Philippe Jamet

(10/10/2000) di Germana Baldisseri

DANZA - INSTALLAZIONE

 

Teatro Nazionale " Foyer "

 

dal 7 al 18 ottobre (riposo il 10 e 13 ottobre) dalle ore 17 alle 19.30) Prima italiana

 

Ritratti danzati

 

Idea originale: Philippe Jamet

 

Scritti da: Philippe Jamet, Didier Jacquemin e Philippe Demard

 

Realizzazione e coreografia: Philippe Jamet

 

Ideazione video, montaggio e fresque: Philippe Demard

 

Danzatori: Romano Bottinelli, Claudia Miazzo, Elisabeth Valentini

 

Produzione : Romaeuropa Festival 2000, con il sostegno dell?Ambasciata di Francia in Italia e dell'AFAA - Association Française d'Action Artistique

 

 

Danzami come tu vivi.
Philippe Jamet capovolge il concetto del teatro: non è più lo spettatore ad andare in teatro, nella "casa" dell'artista, ma è l'artista a penetrare nella casa dello spettatore.
Persone comuni diventano protagonisti di 3 minuti di video, esprimendo il loro modo di sentire l'amore, o la paura, o altri sentimenti forti, indicando i loro oggetti preferiti, mostrando la loro abitazione, facendo vedere una parte del loro corpo che amano di più. Ed alla fine esprimendo col movimento del corpo le sensazioni che hanno avuto in particolari momenti forti della loro vita.
E' questa la rivoluzione di Jamet: l'artista incontra persone comuni, fermate per strada o incontrate in un bar, e ne scopre a mano a mano piccoli pezzetti di vita; le porta a esprimere se stessi senza costrizioni e senza inibizioni e le spinge ad usare il corpo per esternare ciò che hanno dentro, in una danza spontanea, bruta, istintiva.

Nel foyer del teatro Nazionale vedremo quindi il risultato di questa ricerca sulla gente comune, compiuta a Roma nel mese di giugno 2000, in una installazione di video ludica e partecipativa. Ma c'è di più: gli spettatori potranno entrare a piccoli gruppi in una stanza per assistere attivamente alle invenzioni di tre danzatori della compagnia attorno a temi particolari: amore, felicità, disgrazia, paura, speranza.

Philippe Jamet, dopo una formazione d'educatore di bambini, ha seguito studi di danza classica perfezionandosi in seguito alla Merce Cunningham Studio a New York. Ritornato in Francia entra al Centre National de Danse Contemporaine d?Angers, e lavora in teatro con Jean-Luc Bouttè e Alain Françon. Dal 1995 è artista associato al Thèàtre du Merlan, scène nationale de Marseille, e all'Espace Jules-Verne di Brètigny-sur-Orge.

"I Ritratti danzati celano dei tesori di una semplicità divertente e terribile. Nella Cabane de l'Odeon si danza la vita, il corpo, l'intimità. Ciò che colpisce di questi ritratti è che la danza sembra fare parte integrante della vita di ciascuno, con il genere di musica che più le conviene: dal tango all'hip-hop, dal jazz alla musica classica". Libèration

"Il risultato è semplice e bello. I gesti, rozzi eppure eleganti, hanno quella fragile freschezza, quella goffaggine commovente che viene dal cuore" Tèlèrama

"A mille miglia da un'esibizione morbosa dei propri sentimenti, senza alcuna forzatura, attraversa con semplicità, di gesti e parole, concetti concreti (l'amore, la morte, la paura, la gioia, l'attesa) portando alla luce sorprendenti pezzi d'interiorità e brandelli di ricordi" Mouvement

 

Con il sostegno dell'Ambasciata di Francia in Italia, e dell'AFAA-Association Française d'Action Artistique, Ministère des Affaires Etrangères - Francia.

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