Stagione 2000/2001 del TEATRO ALLA SCALA

(01/07/2000) di Paolo Arc

La stagione di balletto

La stagione di balletto 2000~2001 è connotata dalla volontà di consolidare le possibilità tecniche della compagnia della Scala, e di predisporre progetti che abbiano una speciale valenza e utilità per le tournèe che la compagnia è sempre più impegnata a realizzare.

In questo senso è da intendere la novità dello Schiaccianoci di Ronald Hynd che verrà presentato a dicembre: poter inserire nel repertorio scaligero una versione del balletto di Cajkovskij agile e delicata. Dopo la versione di Rudolf Nureyev, capolavoro che rimane nel repertorio scaligero, ma che necessita di un apparato scenografico di difficile trasporto, questa proposta consente di acquisire una versione scenograficamente leggera, grazie al nuovo allestimento espressamente richiesto a Roberta Guidi di Bagno. La coreografia di Hynd, da parte sua, con il suo andamento drammaturgico chiaro e leggibile, non rinuncia mai a una narrativit? estroversa e coerente. Gli interpreti principali, nel ruolo del principe Schiaccianoci, saranno in alternanza Roberto Bolle e Massimo Murru, ospiti prestigiosi del teatro dove sono nati, cresciuti e maturati fino ai vertici della grande danza internazionale.

A dicembre, al Teatro Regio di Torino, la nostra compagnia riprenderà Excelsior, che tanto successo ha avuto lo scorso anno alla Scala. A febbraio andrà in scena La bisbetica domata, il capolavoro "comico" di John Cranko, balletto di alta qualità per il ritmo veloce e il franco divertimento che è capace di offrire. Prima di approdare alla Scala, tra febbraio e marzo, questo balletto sarà realizzato dal nostro Corpo di Ballo a Genova, al Teatro Carlo Felice, protagonista Alessandra Ferri, che di questo ruolo ha fatto da tempo uno dei suoi cavalli di battaglia.

In aprile, il dittico composto da Etudes di Harald Lander e Carmen di Roland Petit consentirà di accostare nuovamente la sfida di Etudes, vero banco di prova per le possibilità tecniche della compagnia, alla drammaturgia perfetta di Carmen che Roland Petit ha creato nel 1949 e che Alessandra Ferri sa interpretare con particolare smalto e capacità di seduzione.

Torna al Teatro Smeraldo Il grande Gatsby di Andrè Prokovsky, mentre a maggio verrà proposto al Teatro Nazionale un nuovo trittico costituito da Il figliol prodigo di Balanchine, capolavoro di straordinaria intensità espressiva, Pas de quatre, ricreato da Anton Dolin nel 1941 dall'originale di Jules Perrot del 1845, e Troy Game, di Robert North del 1974, una concreta occasione per gli atletismi gladiatori dei nostri ballerini. Infine, a giugno torna Giselle, questa volta nella versione coreografica che Sylvie Guillem ha tratto da Coralli, Perrot e Petipa, una produzione che vedrà il ritorno alla Scala di questa grande artista. Nel mese di luglio il Corpo di Ballo sarà in tournèe a New York e a Los Angeles, con Sylvie Guillem in Giselle e Alessandra Ferri in Carmen; si tratta di un appuntamento quanto mai significativo che suggella una stagione che vede il nostro Corpo di Ballo particolarmente impegnato, con grandi artisti ospiti, non solo alla Scala e in altri luoghi milanesi, ma anche in importanti teatri italiani e in una lunga tournèe internazionale.

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