L'8 dicembre a Roma il musical

(19/11/2008) di Vittorio Giummo
In anteprima mondiale lo scorso 17 giugno, presso l’Aula Paolo VI della Santa Sede, ha debuttato “Maria di Nazareth - Una storia che continua”, che sarà ripresentata a Cinecittà in occasione della festa della Madonna l'8 dicembre.
Maria è certamente la “donna più celebre della storia”celebrata non solo dalla liturgia e dalla pietà popolare, dalla santità e dalla mistica, oggetto di studio delle più grandi intelligenze, ma anche onorata dagli artisti, letterati e musicisti di tutti i tempi (ef. S. De Flores, Maria sintesi di valori. Storia culturale della mariologia. Cinisello Balsamo 2005).
Il musical di Maria di Nazareth risale alla figura originaria di Maria, una donna in primo luogo umana, oltre che gloriosa e segnata dalla quotidianità e dalla sofferenza, prototipo della donna nella cultura ebraica: una figura molto legata alla preparazione del pane, accentuata dal rito del Kiddush (la benedizione del pane, preparato dalle donne di Nazareth, e del vino) la sera dello Shabbat. Nel Cristianesimo, tale rito diverrà l’Eucarestia.
Il canto da cui prende le note il Musical, nel linguaggio universale di poesia, musica e danza, è dunque molteplice. Ponte tra cultura ebraica e Cristianesimo, l’umanizzazione di Maria, come fanciulla, fornaia, adolescente, donna e madre, è vista secondo la sensibilità di tre donne spiritualmente molto legate: Maria Pia Lotta, operatrice culturale, musicista, coreografa, in collaborazione con Adele Dorothy Ciampa, sceneggiatrice, e la splendida ed eterea interpretazione di Alma Manera, a cui regala voce, candore, umiltà, spiritualità e una femminilità immacolata.
Maria è dunque sì la Benedetta, la Vergine, la Prescelta, ma contestualizzata e seguita “nei polverosi cammini e poveri della sua nativa Galilea” (Marìa, mujer mediterranéa, Bilbao 1999), al mercato, tra le botteghe, contesa tra due uomini, innamorata, o nel Tempio di Gerusalemme dove incontra Simeone che le preannuncia la sua eccezionale maternità.
Un canto di lode alla vita, alla continuità della stessa dopo la morte, perché colei che perde il suo unico figlio, continua ad onorarlo, aprendo la sua dimora e offrendo il pane ed il vino benedetto da Giovanni Apostolo (richiamando l’Ultima Cena di Gesù) a tutti coloro che gli erano seguaci sino a che non arriva l’Ascesa.
Nel rispetto delle Sacre Scritture, con sensibilità e con misura, la pièce risulta essere un giusto equilibrio tra cantato, recitato e danzato (con coreografie di Salvator Spagnolo) con sobrietà, con coscienza e raffinatezza, senza mai scivolare nel bigottismo. Queste le uniche componenti che sole avrebbero potuto portare in scena, sotto forma di Musical, la storia di una donna incredibile, storica, la Prescelta, il cui mistero non è stato mai svelato, e che rimane, in un modo o in altro, presente ed attuale.
Un inno all’Amore, ed al trionfo del Bene sul Male.
 
Soggetto: Maria Pia Liotta
Sceneggiatura: Maria Pia Liotta e Adele Dorothy Ciampa
Musiche e testi: Stelvio Cipriani
Coreografie: Salvator Spagnolo
 
Box info:
8 dicembre ore 20,30 al Teatro Tenda di Cinecittà, in via Lamaro, Roma
www.mariadinazarethmusical.com
 
Federica Gualtieri

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