il tempo del cortile - 11 maggio: Teatro Greco

(14/04/2003) di Andrea Cagnetti
Domenica 11 maggio 2003, nell'ambito della rassegna "Che danza vuoi?" organizzata dal Teatro Greco di Roma, l'associazione culturale ARSmovendi presenterà in prima assoluta la nuova creazione del coreografo Andrea Cagnetti "il tempo del cortile".

La serata inizierà con la presentazione in anteprima di alcune coreografie tratte da una collaborazione dell'ARSmovendi con Il Teatro delle Ombre: si tratta di una versione contemporanea del "Romeo e Giulietta", diretto dal regista Daniele Scattina e con le coreografie di Andrea Cagnettie le musiche composte da Gianluca Attanasio.

La compagnia romana di danza contemporanea è arrivata alla quinta partecipazione consecutiva alla rassegna organizzata da Renato Greco, figura di riferimento per i giovani coreografi italiani.

Questo nuovo spettacolo, messo in scena dal laboratorio teatrale, che si è sviluppato nel contesto formativo dell'ARSmovendi, è seguito da un curriculum che diviene sostanzioso. Nel 1998 il debutto della compagnia con lo spettacolo "Vernissage", nel 1999 "momenti", nel 2000 "Catarsi", nel 2001 "sogni", nel 2002 "_virus" e "l'alba al tramonto". Inoltre vanno ricordate le collaborazioni con la compagnia teatrale Icaro Dream nel 2000 per lo spettacolo "Surviving Caravaggio", la collaborazione con l'artista Olimpia della Corte sempre nel 2000.

"il tempo del cortile" è una metafora che vuole confrontare la struttura personale dell?individuo con un palazzo ricco dei suoi balconi, dei suoi cornicioni, gli stucchi e all'interno il cortile, luogo in cui i condomini si incotrano, animato dal gioco spensierato dei bambini, e che troppo facilmente con il passare degli anni si dimentica di visitare.

Ognuno di noi ha la possibilità di scegliere tra il vivere coinvolto da un movimento che viene dal mondo esterno e che si asseconda per pigrizia; ma che ci porta su delle spiagge che non ci appartengono. Oppure nuotare con tutte le forze per raggiungere quell'isola che è il sogno vivo dentro di noi.

Da bambini dedichiamo tutte le nostre energie per ottenere ciò che vogliamo e crescendo impariamo a venire a compromessi, ciò è giusto nei i rapporti sociali con il nostro prossimo, ma ipocrita se il compromesso è con noi stessi.

www.arsmovendi.it

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