L'intervista a Miriam Della Guardia

(17/07/2006) di Vittorio Giummo
Si considera una “pazzerella frizzantina”, da buona meridionale non rinuncia all’ottima tavola ed è una grande ammiratrice di Michelle Hunziker: questo l’autoritratto della ballerina Miriam Della Guardia, bellezza di 27 anni nata a Palo del Colle, in provincia di Bari, segno zodiacale Toro.

Miriam è reduce dall’esperienza televisiva su Rai Uno: infatti, è stata una delle ereditiere del preserale “L’Eredità”, condotto da Amadeus. Prima dell’approdo sulla rete ammiraglia della Rai, il lancio nel mondo dello spettacolo ed in particolare in quello della danza, è stato caratterizzato dal reality “Saranno famosi” e dalla partecipazione al varietà “Buona Domenica”. A seguire, le curve sinuose di Miriam hanno brillato in altri due varietà, che hanno riscosso i consensi dei telespettatori: “Il cielo è sempre più blu” di Panariello e la “Corrida” di Gerry Scotti. Ed in mezzo, sette mesi con la valigia in mano, in giro nei maggiori teatri italiani, con il corpo di ballo del musical “Victor Victoria”. Un’esperienza definita dalla solare ballerina pugliese “particolarmente affascinante, grazie al quotidiano contatto con il pubblico, che trasmette calore ed energia, soprattutto quello del sud”.

Miriam ed il mondo della danza: un connubio felice, costruito sulla passione e la forza di volontà. “Ho iniziato a ballare a sette anni – spiega – ma non ho mai sognato di entrare nel mondo dello spettacolo, poiché consideravo tale aspirazione come una meta irraggiungibile ed invece il gran sogno si è avverato. Una semplice telefonata per far parte del cast di “Saranno Famosi” mi ha aperto la strada giusta, nel corso della quale ho conosciuto una collega con la quale siamo diventate affiatatissime, come se fossimo sorelle: Marianna Scarci”.

Nello spirito battagliero della ballerina c’è anche spazio per qualche stilettata. “L’Eredità ha riscosso tanti consensi, anche se il corpo di ballo non è stato valorizzato nella sua pienezza. C’è stato concesso poco spazio e non nascondo che ho anche pianto, perché non riuscivo a spiegarmi quest’ostracismo nei confronti di noi ballerine. Che ho visto anche in altri programmi, ad eccezione della “Corrida”.

Tanta televisione; ma l’esperienza teatrale ha permesso a Miriam di lavorare con due ballerine di spessore eccelso, come Matilde Brandi e Justine Mattera. “Si tratta di due professioniste dalle quali si apprende e molto. In particolare ho cementato l’amicizia con Justine Mattera, davvero straordinaria nella sua simpatia e semplicità”.

Estate tempo di bilanci; ma anche di progetti futuri. Miriam ha le idee chiare per colorare di blu il suo orizzonte professionale. “So bene che una ballerina non può danzare per sempre e per carattere sono anche fatalista, quindi, fin quando potrò ballare non mi tirerò indietro; ma sto già guardando avanti, per un futuro lontano dalla danza. Mi piacerebbe, ad esempio, presentare un programma per giovani. Qualche proposta sta già arrivando: speriamo bene”.

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