L'intervista di Manolo Casalino

(27/03/2006) di Vittorio Giummo
La valorizzazione del corpo di ballo, con coreografie innovative e suggestive, è tra i segreti del successo del varietà “La Corrida”, in onda il sabato in prima serata su Canale 5 e presentato da Gerry Scotti. Con la televisione italiana che, colpevolmente, dà sempre meno spazio ai varietà e soprattutto ai corpi di ballo formati da professionisti della danza, “La Corrida” rappresenta un’eccezione positiva, su cui ideatori ed autori di programmi televisivi dovrebbero soffermarsi, e molto, per prendere spunti e riflessioni di lavoro. Sul ponte di comando del corpo di ballo del fortunato show di Canale 5 che va a braccetto con l’auditel, ecco Manolo Casalino, 38 anni, nato a Roma, segno zodiacale Leone. Non è azzardato assegnare in questo momento proprio a Manolo Casalino la vetrina principale dei coreografi televisivi. Manolo è un cocktail di talento, simpatia ed idee in continue evoluzioni. Le sue coreografie non sono mai banali ma cariche di passione e forza espressiva, di velata sensualità ed eleganza. Incontriamo Manolo al termine delle prove generali della “Corrida”( il venerdì pomeriggio), supportati dalla preziosa collaborazione di Sabrina Laganà, affabile addetto stampa dello show televisivo, che vede anche la partecipazione del maestro Pregadio.

Manolo e la danza, un colpo di fulmine o una passione maturata nel tempo? “La passione per la danza è arrivata sin da piccolo; ma ammetto che gli inizi per il sottoscritto non sono stati facili, a causa d’esperienze non esaltanti nelle scuole di danza. In ogni modo, ho trovato la mia identità intorno ai sette anni, studiano danza classica e moderna”.

Lo sbarco in televisione che data porta? “Ricordo molto bene la mia prima apparizione in televisione come ballerino: anno 1982, programma “Illusione”, di Gianni Boncompagni. Esperienza fantastica. Poi, ho fatto qualche apparizione a “Drive In”. A seguire alcune parentesi teatrali, sempre formativi”.

“La Corrida” è per te una sorta di marchio di qualità impresso, ormai, sulla tua pelle, come sei entrato in questo show del sabato sera? ”Nel 1995 ho fatto l’audizione come primo ballerino, insieme a Mia Molinari e nello stesso tempo facevo l’assistente coreografo al “Bagaglino”. L’audizione andò bene e così mi sono trovato sul palco della “Corrida”. Poi ho continuato sempre a fare l’audizione per restare nel programma, perché credo che una professionista debba sempre mettersi alla prova. Il mio impegno è stato apprezzato e così da tre anni sono il coreografo del programma”.

Qual è il segreto delle coreografie di Manolo? “Nessun segreto, ma solo impegno portato ai massimi livelli. Mi piace sperimentare sempre coreografie nuove, che confronto e provo allo Iasm di Roma e nel corso degli stage che faccio in tutta Italia”.

Una domanda che spesso è oggetto di discussione nel forum di faredanza.it: perché le ballerine che lavorano in tv sono, di solito, le stesse? ”Non sono d’accordo e spiego il motivo. Prendiamo l’esempio proprio della “Corrida”. Forse non tutti sanno che per questa nuova edizione sono state organizzate tre audizioni in tre città, Palermo, Roma e Milano, per trovare, appunto, ballerine/i nuovi. A Palermo l’audizione non ha avuto molti riscontri per motivi che preferisco non citare, mentre a Roma tra ragazze e ragazzi si sono presentati in cinquecento. Personalmente seguo una precisa linea lavorativa: riprendo nei miei programmi chi dimostra di essere in gamba, se poi non sono più all’altezza della situazione, li cambio”.

Bravura ma anche bellezza? “E’ così, perché la televisione è, purtroppo, immagine e per questo chiede nel corpo di ballo ragazze e ragazzi carini. Dico purtroppo perché sono stato costretto a rinunciare a ballerine brave ma non supportate dalla bellezza”.

Fai ballare tante ballerine e ballerini: qualcuno di loro è diventato un tuo pupillo? “No, è difficile scegliere la ballerina o il ballerino più bravo, perché ognuno di loro ha le sue specifiche qualità, le sue diverse caratteristiche sia fisiche, sia tecniche”.

Forse la scelta più importante, quella in pratica del cuore, l’hai fatta alla “Corrida”, poiché si parla di un tuo grande feeling con una ballerina. Confermi? “Tu che dici?Lasciamo tutto nel mistero e non aggiungiamo altro”.

Sul forum di faredanza sei molto apprezzato, quale saluto vuole rivolgere ai numerosi iscritti? “Seguo faredanza.it ed il suo forum. Sono felice di ricevere tanti consensi. A miei estimatori rivolgo un grazie di cuore e mi auguro di non deluderli mai”.

La domanda di chiusura la riserviamo alla tua intesa lavorativa con Gerry Scotti. “Con Gerry c’è un buon rapporto. Si tratta di una persona tranquilla, che fa il suo lavoro senza intromettersi in quello degli altri. Tra l’altro, ogni tanto giochiamo a pallone fuori dello studio di Cinecittà”.

Sul futuro lavorativo Manolo non si sbilancia. Lo facciamo, invece, noi, augurando che la nuova edizione della Corrida, quella cioè del 2007, riparta dalle emozionanti coreografie di Manolo Casalino.

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