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ROMAEUROPA FESTIVAL 2000

Autore: Paola Visciglia

Giovedì 14 Settembre , nella splendida cornice dell' Accademia di Francia-Villa Medici a Roma , si è svolta l'inaugurazione del Romaeuropa Festival 2000

Giovedì 14 Settembre, nella splendida cornice dell'Accademia di Francia-Villa Medici a Roma, si è svolta l'inaugurazione del Romaeuropa Festival 2000, preceduta dalla conferenza stampa di presentazione, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, personaggi del mondo politico e culturale:

-Gianni Borgna assessore alle politiche culturali del Comune di Roma,

-Luigi Ciaramelletti assessore alla cultura della Regione Lazio,

-Jacques Blot ambasciatore di Francia in Italia,

-Giovanni Pieraccini presidente della Fondazione Romaeuropa,

-Monique Veaute direttore generale di Romaeuropa,

-Carlo Lizzani regista,

-Dominique Hervieu ballerina e coreografa della compagnia Montalvo-Hervieu,

-Vittoria Ottolenghi noto critico di danza.

 

La grande affluenza di pubblico all'inaugurazione, ed il programma presentato, hanno rivelato il carattere internazionale e multietnico della manifestazione, sottolineando l'intento della Fondazione Romaeuropa di esaminare, approfondire e quindi mostrare, ad un pubblico sempre più attento, i rapporti fra le varie civiltà.

 

Dopo una passeggiata tra i giardini di Villa Medici, in un'atmosfera gradevolmente informale, si è potuto degustare del buon vino sulla terrazza, accompagnati dalle note delle nuove tendenze musicali proposte dai D.J del centro sociale Brancaleone che è presente quest'anno insieme alle tradizionali sedi del festival, nel tentativo di avvicinare alla cultura un pubblico più vasto.

Il presidente della Fondazione, Giovanni Pieraccini, con poche ed essenziali parole di presentazione, ha voluto evidenziare le contaminazioni fra teatro, musica, danza e immagini interattive che caratterizzano gli spettacoli in cartellone.

Il direttore, Monique Veaute, interrogandosi sulle modalità di creazione di opere cosmopolite e multiculturali che integrino passato e presente, tradizione e sperimentazione, risponde presentando un programma che entra deciso e pieno di energia nel nuovo mondo, ma sulle basi di una solida tradizione (si spazia dal tango argentino al sufi iraniano, dalle novità londinesi a quelle italiane).

La conclusione della festa ha segnato l'inizio dell'evento con il coinvolgimento degli invitati in varie danze, sotto la guida di Dominique Hervieu, accompagnata da un percussionista che ha messo in risalto la "naturalità" della danza trascinando adulti e bambini, professionisti e dilettanti.

Un ringraziamento personale a Germana Baldisseri per la sua gentilezza e disponibilità e, da parte di FAREDANZA, un grande "IN BOCCA AL LUPO".