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L'intervista a Mila Jelmini di Radio Italia

Autore: Vittorio Giummo

E' una sorta di Re Mida della Radio: ogni suo programma scatena ascolti d'oro.Mila Jelmini è la regina della radiofonia italiana.

E' una sorta di Re Mida della Radio: ogni suo programma scatena ascolti d'oro. La voce calda ed ammaliante fa viaggiare con la fantasia e l'immaginazione si materializza su un viso dolce e raffinato ed un fisico più da telecamera che da stanza ovattata: Mila Jelmini( www.milabynight.it; mila@radioitalia.it) è la regina della radiofonia italiana.

Da un anno e mezzo conduce su Radio Italia Solo Musica Italiana un programma d'attualità, moda, costume e spettacolo, inframmezzato dai grandi successi della musica italiana, raccolto nella fascia del mattino che va dalle ore 9 alle 12.

Mila, che è anche autrice e giornalista pubblicista, è un concentrato professionale di tutto rispetto. La sua carriera è griffata da rivelanti esperienze: Rai Radio Due, Radio Deejay; doppiatrice; voce di comunicati nazionali pubblicitari come, ad esempio, Lines, Acqua Rocchetta, Weight Watchers, "creativa" di testi pubblicitari, jngle e sigle di programmi radiofonici. Ora è la punta di diamante di Radio Italia Solo Musica Italiana( l'emittente radiofonica milanese festeggia i 25 anni di attività), anche se da valente professionista preferisce indossare il saio dell'umiltà, anzichè gonfiare il petto.

"Il mio programma ha un ottimo ascolto? Sinceramente non lo so ? afferma Mila a Faredanza - Sono invece sicura di aver lavorato con attenzione nel corso degli anni: sono 30 anni che faccio radio, con passione ed entusiasmo. Ecco, il mio segreto è la volontà e la gioia di fare ciò che mi piace. Il mio non è un personaggio costruito ma reale. Desidero che la gente attraverso la mia voce si diverta. Nei miei programmi tratto gli argomenti con sobrietà, educazione ed un pizzico d'umorismo e sarcasmo, che fanno, tra l'altro, parte del mio carattere. La televisione? Sinceramente non mi attira. Potrei farla coma autrice; ma sono bene che per entrare e lavorare in televisione bisogna far parte di determinati 'giri' ".

Ma la grande passione di Mila, oltre alla radio, è la danza, tanto che lei stessa si considera una ballerina mancata.

"E' così: il mio sogno era quello di diventare una ballerina classica. Non ho intrapreso questa strada per pigrizia e questo è il mio grande rammarico, seppure adesso mi diletto con la danza orientale. La danza è bellissima: si tratta di una disciplina sì pesante, ma molto formativa. Ammiro i ballerini e le ballerine di danza classica e moderna. Un balletto emoziona di più di un concerto".

La crisi dei varietà ed il poco spazio che la televisione riserva, negli ultimi anni, ai corpi di ballo professionistici. Tematiche d'attualità ribadite con fermezza da Mila.

"Sbaglia la televisione a non dare più spazio al mondo della danza, sia classica, sia moderna. Parlo della televisione nazionale, ma anche di quella satellitare, che tra l'offerta dei mille canali ancora non è riuscita a creare un canale dedicato esclusivamente alla danza. Inoltre, che senso ha vedere trasmissioni in cui certi vip si cimentano nel ballo? La danza non è questa. Perchè non si trasferiscono in tv gli spettacoli di danza che vanno di scena al teatro? Sarebbe un'idea carina. E poi non trovo giusto che veline o letterine seminude tolgono spazio alle ballerine professioniste. Questo, purtroppo, è l'andazzo generale che regna, adesso, in televisione. In passato ho apprezzato i grandi balletti e tra le ballerine mi piaceva Heather Parisi".

E da brava fautrice della danza, Mila sponsorizza l'attività fisica attraverso i movimenti danzanti.

"La danza la consiglio vivamente in particolare alle ragazze, perchè costruisce una vera e propria base sportiva e educativa, utile al corpo ed alla mente. Ma un invito diretto la rivolgo agli autori televisivi: per favore, fateci vedere la vera danza sul piccolo schermo".

Un invito a voce alta che la regina della radiofonia italiana lancia su Faredanza e che ci auguriamo possa essere raccolto da chi gestisce, non sempre con lucidità ed accortezza, i palinsesti televisivi.

 

Vittorio Giummo