Passione, gelosia, litigi. In 2, rue des pommes, di Luciano Padovani, c'è l'amore in tutte le sfumature, le difficoltà e le contraddizioni.
Un armadio che nel corso dello spettacolo diventerà vari luoghi dell'amore, due poltrone, una lampada, altri piccoli oggetti, una vecchia radio: questa la scenografia pensata da Mauro Zocchetta. Oggetti che entrano ed escono nella vita dei due protagonisti creando di volta in volta sempre nuove e imprevedibili situazioni. Un duetto sottile, ironico e poetico su un incontro d'amore. Una creazione a quadri ispirata ai capitoli dei Frammenti di un discorso amoroso di Barthes e che diventa una sorta di alfabeto che scandisce la storia di quel trovarsi, lasciarsi, riprendersi tipica di ogni rapporto d'amore dove seduzione, scontro, incontro, pacificazione, vengono narrati in modo lieve, ironico o drammatico, ma sempre straordinariamente coinvolgente. Storia di un amore turbolento e tormentato che solo nella vecchiaia si placa, lo spettacolo scava entro gestualità ed emozione. L'incontro fra i due protagonisti si fa spesso scontro. In quel salotto ci si blandisce e ci si incattivisce, ci si cerca e ci si lascia per poi ritrovarsi, e il gioco d'amore riprende solleticando i sensi. Una leggera ventata erotica circola sulla scena e nella platea, ma la schermaglia amorosa è sempre elegante e misurata
. Sulla scena una vecchia radio trasmette divagazioni su tipiche situazioni amorose, un parlare fitto e a tratti surreale, che ispira la vicenda coreografica al pari di vecchie canzoni francesi e americane e di orecchiabili tanghi. Le irresistibili note del russo Oci Ciornie sospingono gli amanti a intensificare il giuoco scenico. Mentre i più rarefatti inserti musicali originali di Diego Dall'Osto suggeriscono momenti di più riflessiva introspezione.
(L. Padovani)
Biglietti: Intero L. 30.000 Ridotto L. 24.000 Ridotto Scuole -Università L. 17.000